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Argano

Macchina a punto fisso, saldamente ancorata al suolo, usata per esercitare elevati sforzi di trazione mediante l'interposizione di un cavo (di corda o di acciaio) o di una catena.
L'argano è costituito da un tamburo ad asse orizzontale, rotante sul proprio asse perché azionato da un motore, generalmente elettrico, o da una manovella. Sul tamburo è fissata un'estremità del cavo di trazione, la cui altra estremità viene fissata al carico che deve essere trainato o sollevato (ad esempio un veicolo senza motore, la cabina di un ascensore, il carico di una gru ecc.). Sfruttando il principio della leva, il cavo, avvolgendosi sul tamburo, esercita una forza di trazione notevolmente superiore a quella necessaria a far ruotare il tamburo stesso. Per evitare lo srotolamento del cavo durante la manovra, ogni argano è munito di un arpionismo, un meccanismo costituito da una ruota dentata a denti di sega, solidale con il tamburo, su cui batte una levetta a molla (nottolino) disposta in modo tale che la ruota possa girare solo in un senso. Gli argani di piccole dimensioni, generalmente azionati a manovella, sono anche detti verricelli, mentre sono noti come cabestani gli argani ad asse verticale, come quelli normalmente usati negli impianti portuali.