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Amerigo Vespucci Celebre nave scuola della Marina Italiana, progettata dal Tenente Colonnello Francesco Rotundi, sulla scia dei vascelli da guerra a vela. Scala 1:84 Lunghezza mm. 1250 Il modello ricalca fedelmente l'originale, che durante i suoi numerosi viaggi abbiamo avuto modo di visitare e di fotografare. Esso è costituito da doppio fasciame a strisce nere e bianche, alberature, particolari e decorazioni in legno e metallo. Interamente lavorato a mano. Il nome e la storia La Nave a Vela Amerigo Vespucci è stata costruita presso i Cantieri Navali di Castellammare di Stabia. Varata il 22 Febbraio 1931, è entrata in servizio nel luglio dello stesso anno. Nel 1925 fu infatti decisa la costruzione di due Navi scuola, approvando il progetto del Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi, che nel disegnare le forme si era ispirato al Vascello della fine del diciottesimo secolo. La prima delle due Navi, il "Cristoforo Colombo", entrò in servizio nel 1928 e svolse la sua attività di nave scuola fino al 1943, alla fine della guerra fu ceduta all'URSS in conto di risarcimento danni di Guerra. Lo scafo delle due Unità fu dipinto sin dall'inizio nel caratteristico colore bianco e nero; le fasce bianche ricordano le due linee di cannoni del vascello cui si era ispirato il costruttore. L'Amerigo Vespucci è una Nave armata con tre alberi, alti 50, 54 e 43 metri e bonpresso; le vele quadre, vele di strallo e fiocchi, in tutto 26, per una superficie totale di 2824 metri quadrati, sono di tela olona (canapa). Per le manovre correnti sono utilizzati oltre 30 km di cavi vegetali. Il suo equipaggio è composto di 16 Ufficiali 70 Sottufficiali e circa 200 Marinai, e durante i Mesi estivi imbarca gli allievi del primo anno dell'Accademia Navale di Livorno per un totale di circa 450 persone. Sebbene lontana dalla tecnologia delle moderne navi grigie della Marina Militare Italiana, l'imbarco su di una Nave scuola di siffatte caratteristiche è conseguenza della scelta che l'impatto dei futuri Ufficiali con l'ambiente marino dovesse avvenire a bordo di una nave a vela, che subendo i condizionamenti del mare e del vento, richiede la più ampia conoscenza degli elementi naturali. Nonostante l'Unità disponga di moderni sistemi di radionavigazione, nel corso della campagna con l'Accademia Navale, viene data grande enfasi ai sistemi di navigazione tradizionale ed in particolare alle osservazioni astronomiche. In totale il Vespucci ha effettuato 69 campagne addestrative per l'Accademia Navale di cui: 35 in Nord Europa, 25 in Mediterraneo, 7 in Nord America, 1 in Sud America ed 1 in Oceano Pacifico. Tratto dal sito "http://www.marina.difesa.it/unita/vespucci.htm" Amerigo Vespucci L'esploratore e navigatore italiano Amerigo Vespucci (Firenze 1454 - Siviglia 1512), dal quale deriva il nome del Nuovo Mondo, fu il primo a descrivere l'emisfero occidentale come un continente precedentemente sconosciuto, piuttosto che parte dell'Asia. Avviato alla carriera commerciale, si stabilì nel 1491 in un'agenzia della banca dei Medici a Siviglia. Dei suoi quattro possibili viaggi nel Nuovo Mondo, tra il 1497 e il 1504, solo il secondo e il terzo sono certi. Egli affermò di aver compiuto nel 1497, sotto gli auspici spagnoli, un viaggio che lo condusse nell'America Centrale. Nel viaggio del 1499, intrapreso per conto della Spagna e comandato da Alonso de Ojeda, scoprì il Brasile e navigò in direzione nord-ovest fino al Venezuela e quindi fino a Hispaniola. Nel 1501 si recò in Brasile per conto del Portogallo e quindi continuò la navigazione verso sud almeno fino al Rio della Plata. Fu questo viaggio a convincerlo che stava esplorando un nuovo continente. Un'altra spedizione potrebbe aver avuto luogho nel 1503-04, ancora in Brasile, per conto del Portogallo. Nel 1507 il cartografo tedesco Martin Waldseemuller pubblicò un resoconto dei viaggi di Vespucci, insieme con una mappa e un trattato, Cosmographiae introductio; Waldseemuller fu anche il primo a usare il nome America per la regione che Vespucci aveva esplorato. Nel 1508 Vespucci assunse la prestigiosa carica di piloto mayoe per la Spagna, con l'incarico di addestrare ed esaminare i piloti e sovrintendere alla redazione delle carte geografiche ufficiali. dall'"Enciclopedia Italiana Grolier" vol.20 pag. 117
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